Foglio “IN CAMMINO” e intenzioni S. Messe – Parrocchie di Premana e Pagnona 08/01/2023

In Cammino          Unità Pastorale Premana – Pagnona 8 Gennaio 2023

AVVISI

VENITE ADORIAMO

Domenica 08 Gennaio – Battesimo del Signore – Quarantore o Giornate Eucaristiche

A Premana: S. Messe con predicazione in chiesa parrocchiale:

Ore 8.00 (La Compagnia del Rosario ricorda il def. Tenderini Luigi); al termine della S. Messa recita comunitaria delle lodi; ore 11.00 (La Compagnia del Rosario ricorda il def. Spazzadeschi Alessandro); ore 18.00 con l’apertura delle Giornate Eucaristiche, al termine della S. Messa Esposizione e Adorazione (deff. Tenderini Domenica e familiari).

Ore 21.00 recita comunitaria della Compieta.

S. Confessioni:

Ore 15.00/17.00 nella sacrestia dell’Immacolata (don Massimiliano)

A Pagnona: S. Messa alle ore 10.00 (deff. di Losma Maria).

La Domenica è la Pasqua settimanale; è il giorno in cui i discepoli si radunano, il giorno della Chiesa; è il giorno in cui si celebra la Messa della domenica. Il pane diventa il corpo che fa dei molti un solo corpo, il vino diventa il sangue che sancisce l’alleanza nuova ed eterna.

Lunedì 09 Gennaio – Quarantore o Giornate Eucaristiche

A Premana: S. Messe con predicazione in chiesa parrocchiale:

Ore 9.00 (deff. genitori Grillo Giuseppe e Xillo Gilda); al termine della S. Messa Esposizione e Adorazione;

Ore 20.00 (deff. Pomoni Marta, Bernardino e Franca); al termine della S. Messa Esposizione e Adorazione;

S. Confessioni:

Ore 9.45/10.45 in chiesa parrocchiale (don Roberto)

Ore 09.45/11.30 nella sacrestia dell’Immacolata (don Massimiliano)

Ore 16.00/17.00 nella sacrestia dell’Immacolata (don Gianmaria)

Ore 20.45/21.30 nella sacrestia della chiesa parrocchiale (don Massimiliano)

Momenti di celebrazioni comunitarie in chiesa parrocchiale:

Ore 15.00: Celebrazione comunitaria del Vespero – Riflessione – Adorazione.

Ore 16.45: Adorazione per i Ragazzi/e di 2^-3^- 4^- 5^ della Primaria (Elementari) e per i Preadolescenti della Secondaria di 1° grado (Medie).

Ore 18.00: Adorazione Adolescenti, 18/19enni e Giovani.

Ore 21.45 Compieta.

Martedì 10 Gennaio – Quarantore o Giornate Eucaristiche

A Premana: S. Messe con predicazione in chiesa parrocchiale:

Ore 9.00 (deff. Ghislanzoni e Rota); al termine della S. Messa Esposizione e Adorazione;

Ore 20.00 (deff. Famiglia Gianola); al termine della S. Messa Esposizione e Adorazione;

S. Confessioni:

Ore 9.45/10.30 nella sacrestia della chiesa parrocchiale (don Roberto)

Ore 10.30/11.30 nella sacrestia della chiesa parrocchiale (don Matteo)

Ore 09.45/11.30 nella sacrestia dell’Immacolata (don Massimiliano)

Ore 16.00/17.00 nella sacrestia dell’Immacolata (don Matteo)

Ore 20.45/21.30 nella sacrestia dell’Immacolata (don Matteo)

Ore 20.45/21.30 nella sacrestia della chiesa parrocchiale (don Massimiliano)

Momenti di celebrazioni comunitarie in chiesa parrocchiale:

Ore 15.00: Celebrazione comunitaria del Vespero – Riflessione – Adorazione.

Ore 16.00: Adorazione per i Ragazzi/e di 2^-3^- 4^- 5^ della Primaria (Elementari).

Ore 16.45: Adorazione per i Preadolescenti della Secondaria di 1° grado (Medie).

Ore 18.00: Adorazione Adolescenti, 18/19enni e Giovani.

Ore 21.45 Compieta.

Mercoledì 11 Gennaio Ol  dì ‘lla nèef

FESTA SOLENNE DI RINGRAZIAMENTO

11 Gennaio 1863 – 11 Gennaio 2023:

160° anniversario “della festa della neve”

“L’undici gennaio 1863, giorno di domenica, tutta la popolazione di Premana si trovava devotamente raccolta per le Funzioni Parrocchiali in Chiesa. D’un tratto, come scosse da violento terremoto, traballarono le mura. Sfondate le porte, infranti i vetri, parve un momento che tutto l’edificio crollasse: una enorme valanga si era abbattuta contro la Chiesa. Quasi sospinta da arcana irresistibile forza, il popolo in preda al terrore, si trovò stretto intorno all’Altare, dove il vecchio Parroco, Don Pietro Acerboni, finì a stento la Messa assistito dal Coadiutore, Don Antonio Carissimo. Parve a tutti miracolo che nessuno rimanesse vittima dell’immane valanga”.

L’undici Gennaio rimase da quell’anno sacro alla riconoscenza verso il Signore.

Mercoledì 11 Gennaio – Ol  dì ‘lla nèef

A Premana: S. Messe con predicazione in chiesa parrocchiale:

Ore 8.00 (deff. Coscritti 1942); al termine della S. Messa Esposizione e Adorazione;

Ore 11.00 solenne presieduta dal parroco don Matteo e ricorderemo anche  gli anniversari di consacrazione laicale, religiosa e sacerdotale: Don Antonio Fazzini 55°; Don Ettore Codega 55°; Don Giuseppe Speranzetti 45°; Don Lucio Galbiati 45°; Don Arnaldo Zuccotti 40°; Don Luciano Capra 35°; Sr. Maria Bambina Codega 60° (per i Sacerdoti e le Religiose defunte; Vivi e deff. Famiglia Tenderini); al termine della S. Messa Esposizione e Adorazione;

Ore 20.00 solenne (Per la Comunità di Premana); TE DEUM e Benedizione.

Momenti di celebrazioni comunitarie in chiesa parrocchiale:

Ore 15.30: Celebrazione comunitaria del Vespero – Riflessione – Adorazione.

Ore 16.30: Adorazione per i Ragazzi/e di 2^-3^- 4^- 5^ della Primaria (Elementari).

Ore 17.15: Adorazione per i Preadolescenti della Secondaria di 1° grado (Medie).

Ore 18.00: Adorazione Adolescenti, 18/19enni e Giovani.

Le offerte che sono raccolte in Parrocchia “òl  dì ‘lla nèef”, vengono destinate ad incrementare  il Fondo della Comunità di Premana presso la Fondazione Comunitaria del Lecchese: UN GESTO DI RESPONSABILITA’  PER LA COMUNITA’.

Giovedì 12 Gennaio

A Premana: S. Messa alle ore 09.00 all’Immacolata (Vivi e defunti classe 1946); S. Messa alle ore 20.00 all’Immacolata (L’Associazione del Perdono d’Assisi ricorda la def. Tenderini Maria Calcagni).

La preghiera del Giovedì”.  I ragazzi/e, gli educatori sono invitati a concludere la giornata recitando la preghiera dell’Arcivescovo “Maestro dimmi la verità della vita”, che il Vescovo ha regalato a tutti i bambini,  durante la visita pastorale (14/16.08.2019).  Maestro, dimmi la verità della vita!

Venerdì 13 Gennaio – S. Ilario, vescovo e dottore della Chiesa

A Premana: S. Messa alle ore 09.00 all’Immacolata (deff. Fazzini Giuseppe e Buttera Domenica); S. Messa alle ore 18.00 all’Immacolata (deff. Berera Elsa e Gianola Angelo; def. Tenderini Niso; def. Bertoldini Teodoro)

Sabato 14 Gennaio

A Premana: Ore 17.30  recita del S. Rosario. S. Messa Vigiliare alle ore 18.00 (def. Tenderini Lodovico e familiari defunti).

A Pagnona: S. Messa Vigiliare alle ore 17.00 (per i fedeli dell’Unità Pastorale di Pagnona e Premana).

I fedeli che partecipano alla Messa vespertina non perdano il senso della Domenica.

Domenica 15 Gennaio – II dopo l’Epifania

A Premana: S. Messa alle ore 8.00 (La Compagnia del Rosario ricorda la def. Tenderini Domenica); al termine della S. Messa recita delle lodi; S. Messa alle ore 11.00 (def. Todeschini Maria); S. Messa alle ore 18.00 (deff. Angelo, Virgilio e Maria).

A Pagnona: S. Messa alle ore 10.00 (def. Buttera Dario). 

La Domenica è la Pasqua settimanale; è il giorno in cui i discepoli si radunano, il giorno della Chiesa; è il giorno in cui si celebra la Messa della domenica. Il pane diventa il corpo che fa dei molti un solo corpo, il vino diventa il sangue che sancisce l’alleanza nuova ed eterna.

 Offerte

Pagnona: Offerte S. Messe di Domenica 01/01 € 103,00. Offerte n° 31 “busta di Natale” € 1.050,00. + n° 1 bonifico “offerta di Natale” € 25,00. Offerte per la Parrocchia € 100,00 + € 800.

Premana: Offerte S. Messe dal 27/12 al 30/12 € 141,84. Offerte S. Messe di Domenica 01/01 € 1.060,47. Offerte cera “lumini” € 155,37. Offerte per i fiori dell’altare maggiore € 40,00. Offerte n° 36 “busta di Natale” € 2.650,00 + n° 1 bonifico “offerta di Natale” € 200,00. Offerte cassetta di S. Antonio € 100,00. Offerta per altare S. Ilario € 100,00.

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Omelia di Papa Francesco ai funerali di Benedetto XVI

«Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito» ( Lc 23,46). Sono le ultime parole che il Signore pronunciò sulla croce; il suo ultimo sospiro – potremmo dire –, capace di confermare ciò che caratterizzò tutta la sua vita: un continuo consegnarsi nelle mani del Padre suo. Mani di perdono e di compassione, di guarigione e di misericordia, mani di unzione e benedizione, che lo spinsero a consegnarsi anche nelle mani dei suoi fratelli. Il Signore, aperto alle storie che incontrava lungo il cammino, si lasciò cesellare dalla volontà di Dio, prendendo sulle spalle tutte le conseguenze e le difficoltà del Vangelo fino a vedere le sue mani piagate per amore: «Guarda le mie mani», disse a Tommaso ( Gv 20,27), e lo dice ad ognuno di noi: “Guarda le mie mani”. Mani piagate che vanno incontro e non cessano di offrirsi, affinché conosciamo l’amore che Dio ha per noi e crediamo in esso (cfr 1 Gv 4,16). 

«Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito» è l’invito e il programma di vita che ispira e vuole modellare come un vasaio (cfr Is 29,16) il cuore del pastore, fino a che palpitino in esso i medesimi sentimenti di Cristo Gesù (cfr Fil 2,5). 

Dedizione grata di servizio al Signore e al suo Popolo che nasce dall’aver accolto un dono totalmente gratuito: “Tu mi appartieni… tu appartieni a loro”, sussurra il Signore; “tu stai sotto la protezione delle mie mani, sotto la protezione del mio cuore. Rimani nel cavo delle mie mani e dammi le tue”. È la condiscendenza di Dio e la sua vicinanza capace di porsi nelle mani fragili dei suoi discepoli per nutrire il suo popolo e dire con Lui: prendete e mangiate, prendete e bevete, questo è il mio corpo, corpo che si offre per voi (cfr Lc 22,19).

Dedizione orante, che si plasma e si affina silenziosamente tra i crocevia e le contraddizioni che il pastore deve affrontare (cfr 1 Pt 1,6-7) e l’invito fiducioso a pascere il gregge (cfr Gv 21,17). Come il Maestro, porta sulle spalle la stanchezza dell’intercessione e il logoramento dell’unzione per il suo popolo, specialmente là dove la bontà deve lottare e i fratelli vedono minacciata la loro dignità (cfr Eb 5,7-9). In questo incontro di intercessione il Signore va generando la mitezza capace di capire, accogliere, sperare e scommettere al di là delle incomprensioni che ciò può suscitare. Fecondità invisibile e inafferrabile, che nasce dal sapere in quali mani si è posta la fiducia (cfr 2 Tim 1,12). Fiducia orante e adoratrice, capace di interpretare le azioni del pastore e adattare il suo cuore e le sue decisioni ai tempi di Dio (cfr Gv 21,18): «Pascere vuol dire amare, e amare vuol dire anche essere pronti a soffrire. Amare significa: dare alle pecore il vero bene, il nutrimento della verità di Dio, della parola di Dio, il nutrimento della sua presenza». 

E anche dedizione sostenuta dalla consolazione dello Spirito, che sempre lo precede nella missione: nella ricerca appassionata di comunicare la bellezza e la gioia del Vangelo (cfr Esort. ap. Gaudete et exsultate 57), nella testimonianza feconda di coloro che, come Maria, rimangono in molti modi ai piedi della croce, in quella pace dolorosa ma robusta che non aggredisce né assoggetta; e nella speranza ostinata ma paziente che il Signore compirà la sua promessa, come aveva promesso ai nostri padri e alla sua discendenza per sempre (cfr Lc 1,54-55).

Anche noi, saldamente legati alle ultime parole del Signore e alla testimonianza che marcò la sua vita, vogliamo, come comunità ecclesiale, seguire le sue orme e affidare il nostro fratello alle mani del Padre: che queste mani di misericordia trovino la sua lampada accesa con l’olio del Vangelo, che egli ha sparso e testimoniato durante la sua vita (cfr Mt 25,6-7).

San Gregorio Magno, al termine della Regola pastorale, invitava ed esortava un amico a offrirgli questa compagnia spirituale: «In mezzo alle tempeste della mia vita, mi conforta la fiducia che tu mi terrai a galla sulla tavola delle tue preghiere, e che, se il peso delle mie colpe mi abbatte e mi umilia, tu mi presterai l’aiuto dei tuoi meriti per sollevarmi». È la consapevolezza del Pastore che non può portare da solo quello che, in realtà, mai potrebbe sostenere da solo e, perciò, sa abbandonarsi alla preghiera e alla cura del popolo che gli è stato affidato. È il Popolo fedele di Dio che, riunito, accompagna e affida la vita di chi è stato suo pastore. Come le donne del Vangelo al sepolcro, siamo qui con il profumo della gratitudine e l’unguento della speranza per dimostrargli, ancora una volta, l’amore che non si perde; vogliamo farlo con la stessa unzione, sapienza, delicatezza e dedizione che egli ha saputo elargire nel corso degli anni. Vogliamo dire insieme: “Padre, nelle tue mani consegniamo il suo spirito”.

Benedetto, fedele amico dello Sposo, che la tua gioia sia perfetta nell’udire definitivamente e per sempre la sua voce!

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