Anno 2015 – La Vita Consacrata: scelta e testimonianza

Programma giornate di spiritualità

Preghiera sugli Alpeggi

Rosario – Misteri dolorosi

Rosario – Misteri gaudiosi

Rosario – Misteri luminosi

Rosario – Misteri gloriosi

Cruciverba – I personaggi del Vangelo

Cruciverba – I fatti del Vangelo

07-14 AGOSTO 2015

Tema: “La Vita Consacrata: scelta e testimonianza”

Siamo state invitate ad animare le giornate di spiritualità agli alpeggi di Premana parlando della Vita Consacrata , tema che il Papa ha proposto per quest’anno, nelle giornate di spiritualità.

Così noi tre, Sr. Maristella, Sr. Gianfranca di ritorno dal Bangladesh, e Sr. Cinzia in vacanza dalla Guinea Bissau, Missionarie dell’Immacolata – Pime, abbiamo conosciuto l’esperienza degli alpeggi di Premana nella settimana dal 10 al 14 Agosto. Penso che sono pochi i paesi che hanno ricevuto dalla loro storia questo dono. Casette in alta montagna che erano un tempo luoghi di abitazione dei vostri antenati per seguire le mucche e altri animali, vivendo con il frutto di questo lavoro.

Sistemate come avete saputo fare voi, sono luoghi dove gli abitanti di Premana possono custodire le radici della realtà paesana e parrocchiale, e crescere nei valori per vivere non solo di pane, ma anche della parola umana e della Parola di Dio.

Durante l’anno il lavoro spesso non dà il tempo per avere la mente e l’attenzione disponibili per curare come dovremmo gli aspetti umani e cristiani delle relazioni con la famiglia, la società e Dio.

Ripresentando per chi non abbiamo incontrato la vocazione di consacrazione possiamo dire che: le persone consacrate a Dio nella vita religiosa, sono chiamate a vivere la relazione con Dio in un rapporto di amore esclusivo, e per questo sono rese capaci di una maternità universale, che cura la vita della famiglia di Dio in ogni luogo dove l’obbedienza al Suo progetto le manda.

L’obbedienza al progetto di Dio, la povertà come partecipazione al modo di vivere di Gesù che “non aveva dove posare il capo”, e alla povertà di milioni di persone, la castità come relazione con Gesù, sono i tre voti = impegni definitivi, che insieme alla vita di comunità caratterizzano la vita di consacrazione.

Questi tre voti vogliono ricordare ai credenti delle altre vocazioni che l’amore umano, i beni materiali, la libertà di agire, si realizzano in modo completo solo inserendoli nella prospettiva della vita eterna di comunione con Dio, dove Lui sarà l’Amato, Lui sarà il Bene assoluto, in Lui si realizzerà ogni nostra volontà di bene.

Ogni famiglia religiosa è depositaria inoltre di un carisma proprio, un dono che mette in atto e rende visibile un aspetto della vita di Cristo o una sua Parola specifica. Per noi Missionarie dell’Immacolata – Pime, la Parola che ci fa essere è l’invito di Gesù ad “andare a proclamare la sua Parola a tutte le genti che ancora non lo conoscono” Quindi la spiritualità missionaria come carisma – dono di Cristo, per la salvezza di chi anche oggi non conosce Gesù. E questo anche qui in Italia, dove la maggioranza non è credente.

Sr. Gianfranca e Sr. Cinzia recentemente tornate dai loro paesi di missione, hanno intrattenuto i bambini e al pomeriggio in alcuni alpeggi anche gli adulti, per raccontare come hanno visto nascere e crescere la fede in Gesù Cristo nei loro paesi di missione.

Anch’io nella spiegazione delle nozze di Cana ho presentato agli adulti la figura della Madre di Gesù, come segno di ciò che è la vita consacrata all’interno della comunità cristiana, chiamata a credere per prima in Cristo e a indicare come fare i “miracoli” facendo nei sei giorni di lavoro “quello che Lui vi dirà”. Riempiendo le nostre giare di servizio al mondo perché diventi vino, gioia, vita piena per tutti.

La giornata di spiritualità è un giorno speciale, è il giorno del vino nuovo regalatoci da Cristo che fa del trovarsi insieme un’esperienza di nozze, cioè di incontro con Gesù, sposo della comunità credente, per stare bene, e crescere insieme a Lui, fondamento e futuro della vita cristiana e umana.

Vi ringraziamo per questa possibilità, e per l’accoglienza che ci avete donata. Non ci è mancato nulla, anzi abbiamo vissuto la verità della Parola di Gesù che rispondendo alla domanda di Pietro: ”Maestro noi che abbiamo lasciato tutto per venire dietro a Te che cosa avremo?” Gesù rispose: “Avrete il centuplo in case, padri, madri, fratelli, sorelle….”.

Infatti abbiamo trovato casa, fratelli sorelle e famiglia, appunto il centuplo. Da chi ci ha portato su e giù per i monti con le macchine o a piedi, rispettando il ritmo dei nostri passi, a chi ci ha accolto in casa come parte della famiglia, ai bambini che con la disponibilità di Don Mauro hanno potuto fare famiglia con i gemelli della Guinea Bissau attraverso l’adozione a distanza. Al gustare le prelibatezze della vostra cultura culinaria e la bellezza delle vostre montagne. Come anche dei vostri cori, e con i vostri canti a Maria ci avete incantato.

Siamo certe che avrete cura di questa eredità che i vostri antenati vi hanno passato insieme alla loro fede, così che sia l’una che l’altra diventino un valore relazionale capace di riempire le giare possibilmente al 100%, di fede, vita cristiana, vita sociale. Noi credenti chiamati a Servire sappiamo da dove viene il vino buono che dà risposte totali al desiderio di felicità e sicurezza per ogni persona umana.

Unendoci a voi nella preghiera perché anche oggi i vostri giovani siano aperti alla chiamata di Gesù che parla attraverso il cuore e gli appelli della vita, affinché ci siano sempre, come ci sono sempre state, le vocazioni di speciale consacrazione in mezzo a voi, per il bene di tutta la chiesa.

Ricordandovi nella preghiera anche per tutte le vostre necessità ringraziamo ancora Don Mauro e tutti voi della qualità dell’ospitalità ricevuta e vi auguriamo buon cammino dietro alla Madre di Gesù che avendo una relazione diretta e consacrata a Lui, dice a tutti noi: “Fate quello che vi dirà”.

Con riconoscenza Suor Maristella, Sr. Gianfranca, Sr. Cinzia, Missionarie dell’immacolata – Pime